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Brevi cenni sulla mediazione

Come metodo alternativo di risoluzione delle controversie, le caratteristiche della mediazione sono perfettamente in linea con le esigenze della vita economica e imprenditoriale. La mediazione può essere definita semplicemente come una negoziazione tra le parti coinvolte, assistite da un terzo imparziale. Questo terzo neutrale, indipendente e imparziale è chiamato mediatore. Il mediatore non ha potere decisionale, tuttavia aiuta le parti in causa a raggiungere un accordo.

La mediazione può essere convenzionale: chiamata mediazione extragiudiziale, permette alle parti di risolvere una controversia senza adire un giudice. La mediazione può essere prevista da una clausola di mediazione inserita nel contratto, ma può anche essere decisa di comune accordo dalle parti al momento in cui sorge la controversia.

La mediazione può essere giudiziaria: viene quindi ordinata dal giudice civile, commerciale o amministrativo, di propria iniziativa e con l'accordo delle parti o su richiesta delle parti o dei loro consulenti. La Camera può quindi essere nominata per ordine del giudice.

La mediazione è un processo strutturato che si svolge in un contesto libero. Più informale e flessibile, non ci sono regole fisse, se non alcune istruzioni da rispettare per il suo corretto svolgimento. In questo modo, la mediazione permette di andare oltre le rigide nozioni giuridiche per condividere percezioni ed esperienze al fine di determinare i reali bisogni e interessi delle parti.

La mediazione è un processo di negoziazione che si basa sulla libertà e sulla responsabilità degli individui. Si basa quindi su un approccio volontario, che implica la responsabilità di ciascuna parte. Tutti gli scambi sono coperti dalla massima riservatezza. Ciascuna parte può interrompere il processo in qualsiasi momento.

La mediazione permette di trovare una soluzione in tempi brevi e a costi contenuti. Rendendo le parti protagoniste della risoluzione delle loro controversie, la mediazione le porta a trovare da sole la soluzione alla loro controversia. In questo modo è possibile ricreare un legame sociale tra le parti, evitando la violenza di un processo.

Il mediatore interviene per facilitare una relazione o la comprensione di una situazione. Il mediatore accompagna le parti nella ricerca di un compromesso senza esprimere un parere personale. Il mediatore è necessariamente indipendente e imparziale, non può prendere posizione per una delle parti, non favorisce alcun punto di vista e rimane quindi obiettivo.

Una mediazione di successo porta alla firma di un accordo o di un contratto che stabilisce il comportamento futuro delle parti. Una volta firmato, ha valore di contratto ed è vincolante.

Riconosciuta dal diritto interno e internazionale, la mediazione è oggi valorizzata a diversi livelli: in Francia, il decreto n. 2022-433 del 25 marzo 2022 ha reso obbligatoria la procedura di mediazione prima del deferimento al giudice amministrativo in alcune controversie in materia di pubblico impiego e sociale; a livello internazionale, la Convenzione di Singapore sulla mediazione, adottata nel 2018, mira a stabilire un quadro giuridico armonizzato volto a facilitare il commercio internazionale e a promuovere la mediazione come mezzo alternativo ed efficace per risolvere le controversie commerciali. Adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2018 e firmata da 55 Stati, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Cina, questa Convenzione è ancora molto recente.